\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 In Italia la morte (1627) di Vincenzo II Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato, aveva sollevato un arduo problema di success
ione. I diritti del duca Carlo di Nevers, sebbene ineccepibili, venivano a inserirsi nel delicato meccanismo dei rapporti tra la Francia e gli Asburgo nella penisola, e di riflesso in tutta lÆEuropa. NellÆintento di tutelare gli interessi asburgici, allÆ
occupazione di Mantova da parte del duca di Nevers, Ferdinando II replic≥ con lÆimposizione del sequestro imperiale su Mantova e sul Monferrato (marzo 1628). In conseguenza di ci≥, avendo gli Spagnoli e Carlo Emanuele I occupato il Monferrato, Richelieu
ordin≥ lÆoccupazione di Susa e di Casale (marzo 1629) e costrinse il duca di Savoia alla alleanza contro gli Asburgo. LÆimperatore si affrett≥ a concludere la pace con Cristiano IV di Danimarca e invi≥ un esercito che cinse dÆassedio Mantova, riuscendo a
occuparla il 18 luglio 1630. Richelieu intanto tesseva le fila della sua rete diplomatica cooperando allÆentrata in campo di Gustavo II Adolfo di Svezia, il cui intervento venne provocato dal tentativo di Wallenstein di annettere il porto di Stralsunda
ai suoi possedimenti nel Meclemburgo (1628). Richelieu inoltre acu∞ i sospetti, contro lo stesso Wallenstein, dei principi tedeschi. Questi ultimi, nella Dieta di Ratisbona (luglio 1630), in cambio del loro aiuto contro gli Svedesi sbarcati in Pomerania,
imposero allÆimperatore lÆallontanamento di Wallenstein dal suo incarico e lo scioglimento dellÆesercito da lui reclutato. Contemporaneamente lÆimperatore fu costretto a chiedere la pace in Italia, pace che riusc∞ particolarmente vantaggiosa alla Franci
a (Cherasco, 19 giugno 1631) con lÆinsediamento di Nevers a Mantova e nel Monferrato. Dinanzi al pericolo svedese Ferdinando II non aveva avuto altra possibilitα di scelta.
